Spesso capita che nel tempo, in una coppia, la passione diminuisca e si pensi di perdersi, ma la complicità e il desiderio di stare insieme possono crescere.
Ci si domanda come salvare una relazione, come affrontare una crisi difficile, un momento di stanchezza o di confusione. Non ci sono formule magiche e ogni storia ha la sua trama, ma una cassetta per gli attrezzi relazionale può sostenere, far sorridere, donare un po’ di leggerezza, ma ricordare anche la stabilità e la sicurezza dell’averla con sé.
Lavorare sulla coppia è una crescita personale poiché essa è lo specchio di sé stessi.
Si cresce insieme e si evolve individualmente o viceversa. Si cresce individualmente e si evolve insieme.
Ma andiamo a vedere la cassetta degli attrezzi che possiamo tirare fuori dal garage emotivo per sperimentare questa fase.
All’interno troviamo degli esercizi pratici, proprio come un chiodo e un martello quando dobbiamo appendere un quadro.
È una sorta di allenamento che ci porterà uno sguardo nuovo l’uno verso l’altro, ma prima ti racconto perché funzionano.
Questi esercizi si basano su teorie note che, su campi diversi, ne mostrano l’efficacia:
Teoria dell’attaccamento (John Bowlby, Mary Ainsworth): mostra come il senso di “base sicura” nella coppia favorisca fiducia e apertura.
John Gottman (Professore di psicologia all’università di Washington, fondatore del Love Lab e scrittore esperto in intelligenza emotiva): ha individuato i comportamenti che distinguono le coppie stabili da quelle destinate a separarsi (“le 4 apocalissi della coppia” vs micro-gesti positivi quotidiani) Questi studi mostrano che le relazioni durature non si fondano su gesti eclatanti, ma su piccole interazioni quotidiane (abbracci, ascolto attivo, ringraziamenti). Potete trovare i riferimenti nel libro:” I sette principi per far funzionare un matrimonio”.
Esther Perel (psicoterapeuta): ha lavorato sul paradosso di desiderio e intimità, spiegando che la complicità cresce bilanciando sicurezza e novità.
La scienza del tocco: studi di neuroscienze (es. ricerche sull’ossitocina) mostrano come piccoli gesti fisici (abbracci, mani intrecciate) riducano lo stress e aumentino il senso di connessione e aiutino a gestire i conflitti. Tant’è che tra le ricerche di Gottman, nelle tecniche di riparazione, viene suggerito di interrompere una discussione con un gesto gentile o una frase di distensione.
Il ruolo dell’umorismo: recenti ricerche mostrano che ridere insieme è un fattore predittivo di durata della coppia.
Chiaramente le differenze individuali, come personalità e stili di attaccamento influiscono sugli esercizi, ma ognuno può fare la sua differenza se inizia a crederci.
Vediamo insieme gli esercizi pratici della nostra cassetta degli attrezzi relazionale:
1. Il rituale della gratitudine serale – dirsi una cosa positiva ogni sera. Alcune ricerche (Algoe, Gable e Maisel , 2010) dimostrano che esprimere gratitudine rafforza la soddisfazione relazionale e la fiducia. Pensiamo a quanti piccoli gesti facciamo ogni giorno, senza pensarci, per la nostra relazione. Sarebbe bello che l’altra persona ne evidenziasse i dettagli alla sera. “Grazie per esserti ricordato di comprare il cibo del cane oggi” o “per aver annaffiato le piante di casa”. Sembrano gesti scontati, ma per farli, qualcuno deve averci pensato, deve avergli dato importanza e deve aver pensato anche di togliere un peso a te. Non servono grandi gesti per cui essere grati, bastano quelle piccole, piccolissime attenzioni quotidiane che troppe volte diamo per scontate.
2. Il tempo senza schermi – 20 minuti al giorno solo per parlarsi. Sembrerà strano, ma tra cellulari, tv o pc, il tempo che trascorriamo guardando negli occhi l’altra persona, senza mai distrarci, è davvero molto limitato non solo nel corso della giornata, ma della settimana intera. Porre attenzione a questo, spegnere il telefono e allontanarlo dal tavolo della cena per esempio è un modo per rendere concreto questo momento, dedicato soltanto ai commensali.
3. Scriversi lettere brevi – esprimere ciò che a volte non si riesce a dire a voce, ma che con una penna in mano può trovare il modo più giusto e ponderato per uscire. Può riguardare una difficoltà, la gestione di un conflitto o anche una semplice condivisione della giornata appena trascorsa o di un ricordo prezioso.
4. Camminata consapevole insieme – passeggiare insieme, in natura, parlando dei propri sogni, quando sembra di non averne più, può far rinascere una scintilla progettuale importante. In una coppia navigata, sposata da anni, magari con figli e interessi diversi, trovare un sogno comune da coltivare, può essere l’arma per salvaguardarsi dall’indifferenza e dalla visione disinteressata della vita dell’altro. Cosa sogni tu? Posso condividere il tuo sogno?
5. Il “gioco dei ricordi”. Studi sulla “nostalgia condivisa” evidenziano che ricordare insieme momenti positivi rafforza la percezione di “noi”. Ri-cor-dare = riportare al cuore. Nel vostro viaggio insieme avete sicuramente vissuto momenti di grande gioia, come momenti difficili, ma quello che resta siete voi due e se siete ancora qua, qualcosa vorrà pur dire. Riportare alla mente e al cuore tutto quello che avete passato, rafforza quel NOI che ancora esiste, seppur un po’ impolverato.
6. Creare un progetto comune – piccolo o grande (orto, viaggio, corso…) per costruire ricordi presenti e futuri. Questo permetterà di riagganciarvi all’esercizio 5 e a continuare a coltivare quel diario dei ricordi che sarà un prezioso collante nei momenti faticosi. La progettazione e la co-creazione, seppur faticosa, permette di ritrovarsi, di ri-vedere nell’altro le risorse che a noi mancano e in quale parte del puzzle ci si incastra alla perfezione. Non importa se il progetto è piccolo o grande, la cosa importante è pensarlo, progettarlo e crearlo insieme. Inoltre la psicologia sociale mostra che fare insieme nuove esperienze aumenta la soddisfazione di coppia.
Spesso leggendo consigli di questo tipo si parte prevenuti e scoraggiati.
“Ma figurati se lui o lei vuole fare queste cose” “Mi sento forzato nel mettermi a tavolino a dire qualcosa per cui sono grato” , “Sogni? Quali sogni ancora?”, “Non saprei di cosa parlare”
E potremmo continuare all’infinito con le obiezioni, i dubbi e le paure. Ma prova per un attimo a lasciarle da parte e inizia a fare. L’azione non ci porta dove vorremmo stare, ma ci sposta da dove siamo e da lì parte tutto. Finché rimaniamo nella zona di comfort nulla potrà cambiare. Nel momento in cui muoviamo il primo passo è come se avessimo azionato la dinamo e tutto iniziasse a girare.
Non serve fare tutti gli esercizi alla perfezione.
L’importante è l’intenzione e la costanza. La coppia cresce se la si nutre ogni giorno.
Ti invito a scegliere un esercizio e provarlo subito, senza indugio. Può essere che tu ottenga un risultato immediato per te o per il tuo partner, ma anche se così non fosse, prenditi del tempo per sperimentare la cassetta degli attrezzi e vedrai che troverai qualcosa di utile per voi.
❤️ “Quale di questi esercizi ti piacerebbe provare per primo con il tuo partner? Scrivilo nei commenti e se hai altri suggerimenti utili, condividili in modo che tutti possano leggerli!”
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Manuela Griso